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Si lancia nel vuoto come
un pescatore di tonni
che assembla le reti,
poi con lancio arcuato
libera il polso, restituisce
fasto al vento.
(Memorie intorno al mio cranio)
Ottocento metri di asfalto,
il percorso netto della paura,
da far tremare i polsi,
poi il vento fa salpare le vene,
le tende come festoni,
apre alla fine della frenesia
Rovi e cachi,
succulento il fraseggio arboreo,
cibo per uccelli redenti.
(Memorie intorno al mio cranio)