sabato 30 aprile 2011

ottobre in festa

Ottobre in festa. Dalle fornaci
come crateri diseguali
escono
i manufatti, i volti, le parole.
Oggi si ricorda l'estate, oggi
gli animali risorgono.
[Nel frattempo]

martedì 26 aprile 2011

fili, maturandi

Fili, maturandi, come reciderli in attacco,
quando forti di essere gli stessi si mirano
aperti,
ignari partecipi della stessa morte in ombra.
Poi, incolonnati in radura, il sole filtra appena,
e dei tronchi robusti il ricordo del lampo e l'esercizio
delle formiche.
(Stanzas)

domenica 24 aprile 2011

la galleria del vento

Sono nata in una città di mare. Ricordo giornate spazzate dal vento. Da bambina mi piacevano tanto gli angoli ventosi che affrontavo con mia madre e mio fratello mentre andavo a scuola. Mi piaceva giocare con lui e sentirlo tra i capelli. Dispettoso, capriccioso e allegro. Solo con me. Allora ho disegnato una mappa degli angoli del vento per i bambini che non conoscevano le sue proprietà taumaturgiche. Anche oggi a volte entro ancora nella  galleria del vento e sono viva.


martedì 19 aprile 2011

volti

Tenendo infinite opzioni tra le dita,
la regolarità della presenza dei volti caucasici
in città
è una testimonianza labile.
[Nel frattempo]

domenica 17 aprile 2011

sul confine

Ora della finestra l'ogiva piena
in fisarmonica,
che si rimangia le assi tavolate
e dei chiodi
la serena corona.
Come seguendo un filo trapassato
interrompendo la luce i fumaioli aperti
in cornici di nero segnano punti alle lame lucide.
Percossi con i mattoni i voli delle colombe
piombato il cielo per forza
producendo negazioni.
E così, illanguidito, il giudizio non si affretta
a circoscrivere
e olmi, ontani, ombrellifere ormai canute
come una barba raccolta negli anni passati
si accomodano in cieli di limoni, aranceti celesti.
(Stanzas)

venerdì 15 aprile 2011

sguardo amico

[restiamo umani]

oggi è già un domani
dove le flotte aeree
sono i festoni
appesi
della città che arde.
Dove la dolente retta via
si interseca prona
sulla battagliola e sui sassi.
Orde di massi iranici frammenti
nel delo della strada confusamente
protestano,
la grande madre
oppressa
ai lati dell'emisfero.
Ghiacciati i poli,
sepolti i visi,
recuperi.
(Stanzas)

domenica 10 aprile 2011

so bene che

so bene che dire nel frattempo, per di più tra parentesi quadre, può dare l'idea di uno scarto tra il momento in cui il dardo scocca e quello in cui colpisce il bersaglio. Un tempo non lo avrei sopportato. Ora mi chiedo del calabrone che nel frattempo si posa e della  storia della traiettoria.

Anselm Kiefer

venerdì 8 aprile 2011

portes ouvertes [nel frattempo]

porta di damasco, porta degli sbadigli, porta dell'attendere risvegliato,
in te mille inverni diventano pioggia, in te fa baruffa il vento.
apri e sbatti.



giovedì 7 aprile 2011

la carta, dicono

"La carta, dicono, è invenzione cinese. Io posso dire soltanto che la carta occidentale altro non mi trasmette che l'impulso a usarla; se, invece, mi chino a osservare una carta cinese, o giapponese, a poco a poco mi sento invaso dalla quiete e dal tepore. La bianchezza stessa è diversa. Se la carta occidentale sembra respingere la luce, quella cinese, o giapponese, la beve lentamente, e la sua morbida superficie è simile al manto della prima neve. E' una carta cedevole al tatto, e che si lascia piegare senza rumore. E' placida, delicata, leggermente umida. Somiglia alle foglie degli alberi."
[Junichiro Tanizaki, Libro d'ombra]



s'armer

Forgia una lingua col canto,
io uso le armi raccolte nel fondo del
macero,
armi umane,
di un'accolita di principianti.
Ritma il treno, forgia il terreno
che sotto scorre,
scorre la bruma, il mattino,
la pesca intatta nel sonno,
il riposo,
l'oblio.
Forgiare per noi le mattine
inflitto come pena
sarebbe
se allo sguardo di un gobbo raccolto
non accedessimo come armenti
da pascolare o da distruggere.
Erranti
continueremmo a correre e mangiare
e morire e procreare
e le lane tesserebbero un filo
di pena che scotta allo sguardo e
alla voce.
(Stanzas)

sabato 2 aprile 2011

liberare l'ombra

Madonnine madonnine che squarciate la luce,
preparate lo sguardo.
Ragguardevoli indizi inducono a liberare l'ombra.



venerdì 1 aprile 2011

entre temps [encore]

Dati i punti perfetti sull'intelaiatura del cielo,
le stelle a grappoli,
la tenebra del dubbio si distende
nella nitida assenza di fretta.