domenica 8 maggio 2011

io, tu

Io, tu, infiniti fori nell’oscura
capienza
del variegato affanno,
soffioni
in campi eterei di infinito
nulla,
dove anche il dolore non
esiste
e tutto soggiace,
io, tu,
lingue d’oca della vigilia,
pronti a fare il gran balzo.





2 commenti:

Anonimo ha detto...

Difficile commentare poesie così intense. Ma torno e leggo. Leggo e torno. Grazie Maresa.

maresa ha detto...

grazie a te!