sabato 17 ottobre 2009

riconoscersi


al di là dei simboli, dei significati da ricercare o no, vale la pena di riconoscersi? Io credo di sì, anche se oggi  ancora rotolo nella preistoria della sabbia di un deserto antico, popolato da uomini e donne costruttori del flauto, cercando con ostinazione quel primo suono, la fertilità della terra, la magia degli animali, la visione di potere nella solitudine, come direbbe Gary Snyder

2 commenti:

Unknown ha detto...

Nella terra come madre, nel suono primordiale, nella solitudine lacera.
E poi in fondo alla valle
un sorriso...
Evapora il dubbio

maresa ha detto...

mi viene in mente ri-abitare la grande Terra,così come ri-conoscersi, vedere quello che c'è sempre stato