a cercarlo andammo in tanti,
lo si riconosceva da una leggera balbuzie
e dal passo claudicante,
guardava il mondo con occhi miopi da cerbiatto
e misurava un po’ troppo le parole.
A volte lo si poteva incontrare nella piazza degli Olii,
la chiamavano così i figli dei migranti,
i padri nelle officine, i figli in piazza,
spesso lui era lì a giocare a pallone,
col suo passo,
la sua balbuzie,
il suo sguardo,
rideva a crepapelle
annunciando la fine dei sotterfugi.
Alla fine lì ci fece la scuola degli Olii
e del racconto dell’ulivo
una strategia di cuore
(Cuore provvisorio)
il suono silenzioso
3 anni fa
Nessun commento:
Posta un commento