sabato 30 gennaio 2010

il numinoso


Collegato al tema della presenza  emerge il numinoso. Ecco Le numineux, tratto da Sagesse et amour, ultimo libro di Karlfried Graf Durckheim.

E' sufficiente che un soffio dell'altra dimensione giunga fino alla nostra coscienza perchè l'insieme del nostro vissuto si riempia di una qualità particolare, che chiamiamo numinoso.
Il numinoso presenta sempre due aspetti: il fascinosum e il tremendum. Fascinosum significa che qualcosa ci attira con forza. Perchè? Perchè, in fondo, noi stessi siamo ciò che ci attira e nondimeno, non del tutto. Lo percepiamo perchè vorremmo esserlo. Il tremendum è ciò che ci scuote. Ogni volta che l'altro aspetto ci tocca, l'aspetto nel quale ci troviamo e col quale ci sentiamo in unità, comincia a tremare.
Nulla può scuotere così profondamente la facciata del nostro io quanto l'intrusione della dimensione oltremondana. Ciò che si apre a quel punto ci spaventa, perchè là c'è sempre un momento in cui è permessa un'apertura, la cui intrusione nel nostro essere presenti abituale, ristretto dall'orizzonte del nostro io ordinario ha sempre il carattere di una liberazione: sì! c'è lì qualcosa che risolve, che gioisce ed è a quello che appartengo autenticamente.
E' questo un aspetto che oggi integreremo all'esercizio: abbandonare la presa, aprirsi verso una liberazione dai nostri condizionamenti. Allora zazen ci consentirà forse di accedere sino al luogo in cui, per una frazione di secondo, avvertiamo il Vero inconfutabile come presente.
(Traduzione Maresa) 

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